Vogue White Book

Vogue White Book

Quali sono le scuole eccellenti per studiare Moda in Italia?

E quelle collegate più da vicino ai distretti industriali?

Quanto valgono i posizionamenti nei ranking internazionali?

Quali sono le professioni nuove o comunque più interessanti agli occhi dell’industria italiana?

Sono solo alcune delle domande a cui risponde il White Book Imparare la Moda in Italia – scritto in italiano e in inglese – edito da Marsilio e presentato a Firenze l’8 maggio in un incontro internazionale dal titolo Moda. L’Italia fa scuola organizzato dal Centro di Firenze per la Moda Italiana.

Il volume così come il Manifesto dell’Alta Formazione di Moda in Italia – una sorta di documento conclusivo del convegno – sono il frutto del lavoro fatto dal Centro di Firenze per la Moda Italiana nei due anni di lavoro dalla Commissione Formazione del Tavolo Moda e Accessorio costituito a gennaio 2016 dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Lavoro di studio e approfondimento

Da qui è partito tutto un lavoro di studio e approfondimento sulla situazione della formazione nel nostro Paese che ha avuto appunto il suo momento di confronto a Firenze: nella prima parte della mattinata interessante è stato il confronto tra il sistema Moda italiano e quelli internazionali, Uk e USA in particolare, con la presenza sul palco di Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, in talk con Sara Kozlowski, director of education and professional development del Council of Fashion Designers of America-CFDA e con Martyn Roberts, managing & creative director della Graduate Fashion Week-UK.

Si è ribadita l’importanza di puntare nel nostro Paese su una formazione che valorizzi molto di più il nostro “saper fare” artigianale per cui siamo famosi nel mondo. Se l’Italia è certamente al primo posto nell’ambito dei talenti creativi, c’è ancora tanto fare nella formazione di una classe manageriale. Non solo: si parla sempre più di sostenibilità eppure sono troppo poche ancora le scuole pronte a preparare profili specializzati in materia.

Nella seconda parte dei lavori, la presentazione del White Book, definito da Maria Luisa Frisa, che ne è la stata curatrice “la prima mappatura del sistema formativo d’alto livello nella Moda”.

Con lei al tavolo dei relatori Andrea Cavicchi, presidente del CFMI, Marco Ricchetti, consulente di Blumine, Jacopo Pergreffi, hr manager di MaxMara e Giovanni Battista Vacchi, consulente di Ernst Young. Interessante il dibattito sulle sfide che la formazione deve affrontare nel nostro paese, sui nuovi profili professionali imposti dai cambiamenti strutturali, sulle difficoltà burocratiche che penalizzano l’attrattività all’estero delle nostre scuole, e delle nuove strategie per la promozione di questo settore.

A finire la giornata la presentazione del Manifesto dell’Alta Formazione di Moda in Italia  che il Centro di Firenze per la Moda Italiana, pone all’attenzione del Governo e dell’opinione pubblica.

Questi i temi principali: